Praticare la meditazione può davvero influire sulla nostra salute psicofisica? In che modo?
Scopriamolo insieme!
La Mindfulness può essere definita come l’attitudine a essere consapevoli e presenti nel “qui e ora” a qualunque esperienza, con curiosità ed in maniera non giudicante. Attraverso dei momenti di meditazione, si persegue l’obiettivo di potenziare la consapevolezza della persona, intesa come capacità di portare la propria e completa attenzione all'esperienza presente momento per momento [1]. Tale consapevolezza può essere rivolta a esperienze interne (sensazioni corporee, sentimenti, emozioni e pensieri) ed esperienze esterne (ciò che si vede, si sente, tutto ciò che accade intorno a noi) [2].
In particolare, il metodo MBSR (Mindfulness Based Stress Reduction) viene introdotto negli anni ‘70 come primo protocollo strutturato basato sulla Mindfulness nell’ambito psicologico-clinico. Inizialmente è utilizzato soltanto come intervento per la gestione del dolore cronico [3], in seguito i campi d’intervento si sono ampliati sempre più, mostrando risultati interessanti in diversi ambiti: dalla gestione dello stress, al trattamento dei DCA, , al trattamento di ansia e depressione, all’applicazione in contesti scolastici piuttosto che con donne in gravidanza.
Questo percorso di meditazione mira ad un incremento della consapevolezza rispetto ai propri pensieri, alle proprie emozioni e sensazioni, offre al soggetto la possibilità di non essere passivo rispetto ad eventuali schemi disfunzionali della propria mente, ma di scegliere ed avere un ruolo attivo, al fine di migliorare la propria efficacia nei contesti di vita quotidiana e di ridurre i livelli di stress percepito [4] [5].
Nel percorso di consapevolezza del presente e della propria unità psicofisica, l’attenzione al respiro ha un ruolo fondamentale.
“il respiro è il ponte fra il nostro corpo e la nostra mente, l’elemento che li riconcilia e garantisce l’unità di corpo e mente. Il respiro partecipa ad entrambi ed è l’unico strumento che può riunificarli” (thich nhat hanh).
Spesso infatti, viene a crearsi una spaccatura tra il corpo (che vive e si muove nel presente) e la mente (che tende a spaziare tra pensieri, idee e preoccupazioni relativi al passato o al futuro), lasciando in secondo piano ciò che sta realmente accadendo nel “qui ed ora”.
Il nucleo di MBSR, quindi, consiste nel fornire strategie di autoregolazione e promuovere risposte funzionali allo stress. L’obiettivo finale prevede la generalizzazione della pratica della consapevolezza, integrandola nelle attività quotidiane, concentrandosi completamente sul presente. Si riscopre, così, l’importanza di prestare attenzione anche agli aspetti positivi dell’esperienza, spesso offuscati dalla tendenza a sottovalutare/ignorare gli stessi ed osservare maggiormente dettagli negativi e/o spiacevoli, che può influire in maniera disfunzionale sul nostro benessere.
Edit in 2020
Dott.ssa Noemi Liburdi
Per
PRoMIND-Servizi per la Salute Mentale Srls
BIBLIOGRAFIA
1. Marlatt GA, Kristeller JL. Mindfulness and meditation In Miller WR (Ed.). Integrating spirituality into treatment (pp 67–84). Washington, DC: American Psychological Association; 1999
2. Kabat-Zinn J. Mindfulness-based interventions in context: past, present and future. Clinical Psychology: Science and Practice. 2003; 10(2): 144–156.
3. Reb J, Atkins PWB. Introduction In Reb J, Atkins PWB. Mindfulness in organizations. Foundations, research and applications. Cambridge: Cambridge University Press; 1–16, 2015
4. Alberts HJEM, Hülsheger UR. Applying mindfulness in the context of work: mindfulness-based interventions In Reb J, Atkins PWB. Mindfulness in organizations. Foundations, research and applications. Cambridge: Cambridge University Press; 100–132, 2015.
5. Bischop SR, Lau M, Shapiro S, Carlson L, Anderson ND, Carmody J, et al. Mindfulness: a proposed operational definition. Clinical Psychology: Science and Practice. 2004; 11: 230–241
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